Saltella, saltella, due piccoli ragnolini arrivano al confine di un giardino, che è sera. Poco più in là svetta un piccolo formicaio.
Una formica rossa, di nome Pablo, in cima al fomicaio sta tenendo un discorso commemorativo, in onore dei morti dell'ultima battaglia contro le formiche nere. Tutte le formiche porgono orecchio, anche i due ragni.
“Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza (ecce bombo).
Quando un insetto si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire il Formicaio, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà di mezzi non costituisce un impedimento, è sufficiente che metta le ali e voli.
Qui, tra gli Insetti, facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace il ciocorì, invece della briciola di pane, del semino, ecc.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo dalla terra e dal cielo.
Un Insetto non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui, tra gli Insetti, facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i legislatori, e ci è stato insegnato di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui, tra gli Insetti, facciamo così.
Un Insetto che non si interessa al Formicaio noi mica lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica semestrale, be' tutti qui siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della credenza. Noi crediamo che la felicità sia il frutto del melo, ma la libertà sia solo il frutto del pero. E la pera non cade mai lontano dall'albero!
Insomma, io proclamo che il Formicaio è la Scuola del Giardino e che ogni formica cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stessa, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che il nostro Formicaio è aperto al vasto mare d'erba e noi non cacciamo mai un insetto straniero.
Qui, tra gli Insetti, facciamo così.”
- Beppe, Beppe, sveglia, hai sentito? Abbiamo trovato la terra promessa! Amici, compagni, fratelli, possiamo entrare nel formicaio?
- Voi, proprio voi, barbari ragni? Ah, ah, ah… Ma se ancora contate con le zampe, con il vostro stupido sistema numerico ottale!
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mercoledì 8 giugno 2011
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