domenica 23 gennaio 2011

People Have The Power

Come già scritto su questo blog da una wunderkammer si può uscire se si scopre al suo interno un bestiario, e che è indubitabile la connessione tra wunderkammer e bestiario, se traduciamo la parola "wunderkammer" in "labirinto".
Il labirinto è per definizione il palazzo cretese di Minosse dove, imprigionato al suo centro, era in agguato il Minotauro (bestiario e bestio allo stesso tempo).
E cos’è il labirinto cretese se non la razionalizzazione della caverna, luogo per eccellenza delle meraviglie. In fondo alla caverna pitture di animali attendevano il visitatore per meravigliarlo e spaventarlo. Caverna, labirinto, ricerca di un centro, viaggio iniziatico e più che altro fisico alla volta della Terra Santa sulle strade labirintiche del mondo, tra mille meraviglie e mille mostri in agguato, talvolta, per i pigri e troppo indaffarati borghesi che si scaldavano i piedi al sacro fuoco del dio-denaro, era il labirinto, inciso sul pavimento dei consigli di amministrazione, il succedaneo del viaggio come l'orzo del caffè.
Il labirinto era il caos che sognava l’ordine (l'ordine delle wunderkammern), era la ricerca del centro, del nocciolo segreto delle cose. Ma non esistono mappe aggiornate e non esistono nomi. Le strade non hanno nomi. Non esistono procedure per toccare il centro del labirinto: “La via non ha un nome; la Via che ha un nome non è la vera via” (Tao Te Ching). La via per toccare il centro del labirinto (il centro della Terra) non è la stessa per andare all’Osmannoro, o forse sì.

In una fabbrica (Officina G) distante n anni tenebrosi dal nostro presente di luce, fabbrica abitata da operai, impiegati e un Ingegnere Creativo con il singhiozzo psicosomatico (in un classico episodio di Star Trek: People Have The Power), fabbrica all’apparenza disabitata da forme di vita aliena, improvvisamente un mostro, una creatura dell'oscurità, esce da una n dimensione spaziotemporale e semina terrore (e amore) tra operai, impiegati e l'ansioso IC; terrore e amore che dalla Torre e dal reparto M dell’Officina G si diffonde, al suono già nostalgico di una sirena nel meriggio, fino alle palazzine prossime al confine assolato di un quartiere di periferia. Urge il pronto intervento e il soccorso dell’Enterprise, nei panni del capitano James T. Kirk, del signor Spock e del dottor McCoy. Essi hanno il compito di debellare il mostro che muovendosi liberamente in molteplici dimensioni spaziotemporali trasforma operai e impiegati in fluidi esseri prigionieri di amorfe silhouette.

Be', tra un singhiozzo e l'altro IC informa i nostri eroi di un dato di fatto: c’è un mostro che si aggira nella fabbrica e deve essere al più presto americanizzato; ma come ha scritto Cesare Pavese a proposito di Tom Sawyer, “il reale non è un dato, ma una scoperta inesausta”, così il signor Spock, dopo tre anni passati in giro nello spazio profondo, ad incontrare assassini, creature mutaforma, artisti dell’inganno e dello sghignazzo, divinità dell’Olimpo e del deserto, pazzi batteristi, vagabondi e indiani in estate, proprio lui, il signor Spock, nonostante non sia più il ragazzo appena diplomato di umore nero e con gli orecchioni a punta eccolo che si meraviglia di un pezzo meccanico appoggiato sulla scrivania di IC. E chiede cos'è.

Il signor Spock, che avrà tanti difetti (ogni giorno il dottor McCoy gliene scopre uno nuovo) ma non è il nano arzillo nella fiaba del bel paese, esclama che il pezzo meccanico “è indubbiamente una straordinaria curiosità tecnica.”

La riflessione ad alta voce del vulcaniano suscita un attacco di singhiozzite a IC; lui che smania per i bigliettoni di carta moneta che migrano via dal portafoglio ogni secondo che scatta sul contatore dell’Enterprise, non può sopportare un alieno con le orecchie a punta che si trastulla con un banale pezzo meccanico in mano; gliene importa ‘na beata minchia della “straordinaria curiosità tecnica”, lui quel pezzo lo usa come fermacarte!
IC estrae singhiozzando da un portafoglio unto il risultato del referendum imposto dall’Amministratore delegato dal mostro multidimensionale (trasferimento della fabbrica a casa del mostro ovvero il licenziamento): il 90% degli operai e il 60% degli impiegati avevano rifiutato il trasferimento ed erano stati licenziati (fatto storico, Wikipedia può controllare quanto vuole).

Niente paura. Alla fine dell’avventura, dopo che il signor Spock è stato dismesso su Vulcano, che il dottor McCoy ha americanizzato il mostro con impacchi freddi di pepsi cola, che il capitano James T. Kirk si è commosso per la triste storia dell'Amministratore Delegato (era stato un bambino timido e un adolescente quasi sempre 'briaco), tanti piccoli eloi - sorvegliati e guidati con amore (e terrore) dai morlock dell'Ufficio Tempi e Metodi - assemblano giorno e notte inutili macchinine tridimensionali per la gioia di IC e dell’Amministratore Delegato.

Indubbiamente la fabbrica era una wunderkammer, e il mostro dell'oscurità era il suo bestiario (ma nel corso della storia si è perso per strada qualcosa).
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domenica 16 gennaio 2011

Paths That Cross

All'inizio del 1911, un gruppo di bambini della scuola elementare di Fiesole sigillò una scatola di metallo, una capsula del tempo, destinata ai bambini del lontano anno 2011. Una volta aperta, 100 anni e 120 minuti dopo (i minuti necessari a quattro babbi lì presenti per scardinarla), all'interno sono stati trovati: 2 chewing-gum scartocciati al gusto di menta, una foto della classe 1911, una scatoletta ricoperta dalla stagnola che avvolgeva la gomma da masticare con dentro due monetine da un cent, perfettamente lucidate e messe una sopra l’altra (teste di re del millenovecentosei), un gomitolo di spago grigio, 2 figurine scolpite nel sapone raffiguranti un bambino e una bambina, una medaglia annerita premio scolastico per l’ortografia, un orologio da tasca legato insieme con un temperino di alluminio a una catena, un frammento di manifesto, probabilmente staccato da un cantiere edile dal babbo di uno scolaro, con sopra scritto:

PRIMA DI RIPRENDERE IL LAVORO I DIPENDENTI DI QUESTA IMPRESA SONO TENUTI A SOTTOSCRIVERE LA SEGUENTE DICHIARAZIONE:

1) riconosco eque e legittime e come tali accetto, le tariffe fissate dall’A.C.E. (Associazione Costruttori Edili).
2) Mi impegno per l’avvenire a non partecipare a qualsivoglia manifestazione, promossa dalla Camera d. L.

LA FIRMA SI METTE IN DIREZIONE.
CHI NON HA INTENZIONE DI FIRMARE PUO’ TORNARE A CASA.


E dietro il frammento c'era scritto questo messaggio: “Se la scienza vi ha insegnato quello che molti di noi credono sarà uno degli elementi più diffusi delle vs. conoscenze, ovvero il potere di comunicare con il mondo invisibile dal quale saremo osservando il vs. destino vi preghiamo, voi egregi amministratori delegati del bene Comune, di accendere tutte le luci dei lampioni in una notte di luna piena."

*** FIAT LUX (s.r.l.) ***

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domenica 2 gennaio 2011

Distant Fingers

Indice e medio analitico dei post che formano serie poco serie (per formare una serie sono sufficienti 2 post) nell'anno 2010. Le serie ancora attive nel 2011 (hot spot) hanno il titolo in rosso.

A. Bestiario (012345678910 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15)
Il bestiario era il cugino anziano e canuto, di secondo grado, della wunderkammer.

B. no free dogs (123 - 4 - ?)
Sull’educazione di un cane.

C. Commento a un commento ai Promessi Sposi (... - 891011)
Una serie di post dedicati al commento di una serie di note poste a commento in una vecchia edizione dei Promessi Sposi.
La serie dei post si è chiusa improvvisamente e Renzo-Mosè è rimasto fermo a rimirare il duomo di Milano da lontano.

D. Immagini del Tempo (1234).
Siete viaggiatori del Tempo, perché avete vinto al Lotto e avete tutto il tempo del mondo; camminate nella città olandese di Hertogenbosch, qui vive un pittore di nome Hieronymus Bosch, proprio ieri ha terminato di dipingere un quadro...

E. Incontri con l’Arte (1234).
A cavallo di una anatra spennata, zoppa, inquieta e frittellata.

F. Anabasi di una parola (1234)
Bootleggers, roll your tapes.

G. Corrispondenza esterna e interna di uno staterello dell'Asia Anteriore Antica (1- 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8).
Ignoto il nome dello staterello ma ci stanno lavorando su (notte e dì), sappiamo solo che era situato nell'Asia Anteriore Antica (ah, già l'ho scritto!) e qualche millennio prima i fatti raccontati nei Vangeli.

H. Case in capo al mondo (123456789)
Chi non ha sognato, guardando fuori dal finestrino di un treno regionale che corre sferragliando in un pomeriggio d’estate, di scendere alla prima stazione e dopo pochi metri di strade sconosciute entrare in un portone di una casa, passare da stanza a stanza come se fosse nostra. Case in capo al mondo, case dietro l’angolo, case nascoste da un muro di giardino. Case vuote ma familiari, con il frigorifero spento e la spina sul pavimento e nella credenza qualche barattolo polveroso di pomodori, piselli, e scatole di pasta e ovviamente il caffè... be’ certo, anche marmellate e confetture di tutti i frutti.

Indice precedente (della mano sinistra).
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