giovedì 30 ottobre 2008

La tramvia a Firenze: piccolo slogan con copyright

Un piccolo slogan contro la tramvia a Firenze, con copyright (che non me l'abbia a fregare Razzanelli). Si parte dalle seguenti premesse tutte vere, tutte false (come vi pare):

La tramvia è lenta, è un fatto. La velocità della tramvia è di circa 20 km/s mentre la velocità della metropolitana è di circa 45 km/s. Molto meglio la metropolitana, si arriva prima, e già che ci siamo interriamo pure il traffico veicolare lungo i viali (proposta del candidato del centro-destra alle elezioni del sindaco).

La tramvia è veloce, è un fatto. Le ruote di ferro della tramvia scorrendo rapide sulle rotaie provocano il distacco di microscopiche particelle ferrose che se respirate sono altamente pericolose per i bronchi dei non fumatori e per chi indossa lenti a contatto (fumatori e portatori di occhiali sono esenti).

La tramvia è rumorosa, è un fatto. Cercate un binario in aperta campagna e aspettate, alla distanza di un metro, il passaggio dell’InterCity e poi fatta l’esperienza pensatelo mentre corre lungo le strette vie del centro storico: una bomba.

La tramvia è silenziosa, è un fatto. Sarà così perniciosamente silenziosa che piomberà come un falco alle spalle dei poveri ciclisti (oddio chi la fa l’aspetti); cani ridotti a fette di mortadella causeranno insulti cardiaci o bestemmie ai padroni sprovvisti di guinzaglio.

Soprattutto la tramvia è un pugno nell’occhio. E’ PKG (Puro Kattivo Gusto). Alla fine la parola passa ai critici d’arte, visto che Firenze è città d’arte. Ma cos’è il Buon Gusto? Qui ci soccorre una pagina di critica d’arte che ha fatto, di fatto, scuola anche a Mondrian:

Devi liberarti per sempre dalla parola Immaginazione. Non ha niente a che fare con te. In nessun oggetto pratico od ornamentale dovrà esserci alcunché di incompatibile coi fatti. Se, di fatto, non cammini sui fiori, non ti sarà permesso di camminare sui fiori d’un tappeto; se, di fatto, non vedi mai strani uccelli e farfalle prendere dimora sulle nostre suppellettili, non ti sarà permesso di dipingerli lì; se, di fatto, non incontri mai quadrupedi che se ne vanno a spasso sui muri; non li si dovrà rappresentare su quegli stessi muri. Per tutti questi scopi dovrai invece usare combinazioni e variazioni, nei colori fondamentali, di rapporti matematici suscettibili di prova e dimostrazione. Questa è la nuova scoperta. Questi sono fatti. Questo è il Buon Gusto (1).

C’è mai stata la tramvia per le strade del centro di Firenze? No! Be’ sì, il tram, sì, ma già nel 1958 La Pira (Il Sindaco dei Fiorentini) la fece eliminare perché inutile, obsoleta e pericolosa. E anche questo è un fatto portato a difesa del No alla tramvia, ma pare che:

...fino al 1958, il tram [aveva] già "invaso" la piazza del Duomo seguendo lo stesso itinerario che oggi viene riproposto; nessun intellettuale fiorentino elevò all’epoca alcuna protesta e proprio il sindaco la Pira acconsentì a malincuore (come egli disse in un discorso al consiglio comunale di Firenze) alla dismissione della più importante ed estesa rete di tramvia urbana che ci fosse allora in Italia, a causa della necessità "di modernizzare la città, rendendola più accessibile all’uso dell’auto privata." (2)

Ma basta con le premesse e con i fatti, ecco lo slogan:

Se non cammini sui fiori non puoi veramente volere la tramvia a Firenze ©.

(1) Charles Dickens, Tempi difficili (Biblioteca Economica Newton) pag. 30.
(2) >Verso il referendum sulla tramvia di Firenze

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