Attenzione, in questa casa si entra dalla finestra, difatti da una porta-finestra, che si apre su un “giardino” che in effetti non è un giardino ma una spiaggia situata in Scozia, in altre parole in capo al mondo (dal nostro relativo punto di vista, s'intende).
Chi non ha sognato, almeno una volta nella vita, di possedere una spiaggia in Scozia? Be’, il protagonista del film Local Hero (1983) ne possiede una, e non la vuole vendere. Il magnate del petrolio Felix Harper, erede della dinastia dei petrolieri Knox, spedisce un suo collaboratore, un certo Mac, in capo al mondo con il compito di comprare spiaggia, villaggio e terreni attorno alla spiaggia, perché proprio lungo quel tratto di costa dovrà essere costruito un impianto per la raffinazione del greggio. Tutti sono più che felici all'idea di vendere le proprie proprietà, anche il prete (però è un prete protestante), cioè tutti meno uno, il proprietario della capanna (in quanto legittimo proprietario della spiaggia), un certo Ben Knox. Perché non vuole vendere la spiaggia? Non è importante ai fini di questo post. Spiagge esotiche da cartolina in cambio di una grigia e umida spiaggia scozzese sono rifiutate dall’eccentrico personaggio. Valigie zeppe di dollari sono respinte al mittente. Che importa sapere perché. Importa la contrapposizione visuale tra un elicottero, una grigia spiaggia deserta e una capanna priva di porta ma con una “porta-finestra”. Ora, noi non sappiamo com’è fatto l’interno della capanna, perché noi guardiamo con gli occhi di Mac e Mac non entra mai nella capanna… Ma i vincoli di questa serie di post sono rispettati (anche quelli edilizi), perché esiste forse un dentro e un fuori in una capanna costruita con materiali di scarto? In altri termini, mica stiamo parlando del mulino bianco della pubblicità o dei fienili riattati a villini…
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