domenica 8 maggio 2011

Panel test su viste panoramiche nel cinema (n.2)


Panoramica Omega Man, ovvero la strada dei mattoni gialli che porta al mago di Oz.

Guardare un film con il sonoro originale (e ahimè i sottotitoli in italiano) è come vedere un panorama dal vero invece che su una cartolina (in bianco e nero).
Un esempio di questo cambio di prospettiva. E' notte a Los Angeles. La Famiglia staziona sotto la casa dello scienziato pazzo Robert Neville. Si è portata il barbecue da casa, tutto ciò che serve per grigliare tra amici: quadri, libri, mobili, ecc., e tra un rogo e l'altro così va commentando (tra sé e sé) la situazione:

Matthias - Un essere intrappolato in un posto quando fa buio. Solo contro centinaia. Il suo unico motivo di vita, i ricordi. I suoi unici compagni di vita, aggeggi, macchine, pistole, tranelli. Neanche tutta la Famiglia riesce a farlo uscire da…





- Da quel paradiso per bianchi, fratello? (Invece nel doppiaggio: da quel paradiso artificiale?)
Matthias - Dimentica il tuo passato, fratello. Il tuo odio, il tuo dolore. Dimentica. E ricorda… che la Famiglia è una. A parte lui, quell’essere…

I convinti assertori che il doppiaggio migliora un film sempre e comunque, adesso mi devono spiegare il senso della replica di Matthias al fratello ex nero e adesso albino con gli occhi bianchi! Vedi da una parte il Tutto, la Famiglia, e dall’altra l’Uno, il Male Assoluto. Quando Neville scopre di non essere solo (si imbatte tra i manichini in una "bambola sexy" in carne e ossa, e di pelle nera), l'Uno si spezza, e i dialoghi acquistano in colore. Neville non è più il Dio che pensa a se stesso pensante, ha trovato pane per i suoi denti: una ragazza che si esprime come una nipotina di Fred Sanford, il rigattiere. Una tipa che all'inizio non si fida di un Medico che ha fatto morire 200 milioni di pazienti, poi si sa, quando c'è poco da scegliere... Invece nel remake del film la pacificazione è completa, non esiste più il razzismo, l’America è di fatto Una Grande Famiglia, lo scienziato pazzo è finalmente un nero (forse cugino alla lontana di Obama?) e residente in un “ex paradiso per bianchi”. Però esiste ancora Il Male Assoluto, ma è fuori, out! Corrono nella notte uomini lupo che di umano hanno solo e vagamente l’aspetto e la postura, cioè sono bipedi, più che umani sono indiani, discendenti di Geronimo, ributtanti vermi rossi... ma no, alla fine si scopre che in fondo in fondo non sono vermi, ma bruchi…
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