C’era una volta un attore grandissimo, umano e geniale, ricordo una volta, in un film, recitava per tutti i due o i tre tempi della pellicola con una mano in tasca, la scusa che era monco di una mano, ma intanto eccolo lì che recitava con una mano in tasca, e con una mano in tasca andava in giro per un paese sconosciuto, metteva la benzina nel serbatoio dell'auto e la guidava per strade sterrate, e teneva a bada il cattivo (di turno); e me lo ricordo nei panni di mister Hyde e del dottor Jekyll, c’è voluto il genio di Saramago per trasformare la più bella idea della letteratura, dai tempi di Omero, in scrittura potabile, e poi, ovviamente, Jerry Lewis.
E tornando all'attore lo ricordo in quella scena finale, umile marinaio che sta per essere trascinato sotto acqua da un viluppo di corde e legni e sembra che stia lì che aspetta il turno dal dentista. E lo ricordo avvocato difensore di un maestro eretico, nella scena mentre prende per il culo l’esperto di Bibbia, un altro Grande, del resto.
E ancora poliziotto quasi in pensione che dà un calcio a moglie e figlia, figurativamente parlando che era un Gentleman, e fugge, o almeno ci prova, con la valigia del tesoro stretta stretta, dopo una corsa folle per le strade d’America (e c'è pure Lewis, in un cammeo, che gli passa apposta con l'auto sopra il cappello nuovo) dei grulli di turno.
E se non avete capito di chi parlo allora non avete ancora capito nulla di cinema, come io non ho capito ancora nulla di questo pazzo pazzo pazzo pazzo mondo.
Ben tornato dicembre :)
lunedì 30 novembre 2009
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