martedì 19 gennaio 2010

Bestiario n. 3 (Ludo)


Forse da qualche parte, o nel profondo mondo di Internet, è già stato scritto che da una qualunque wunderkammer si può uscire se si scopre al suo interno un “bestiario”, o forse no, non è mai stato scritto né detto né e va da sé (come il moto perpetuo) pensato. E tuttavia è indubitabile la connessione tra wunderkammer e bestiario, se si traduce, con un po' di equilibrismo sul filo, la parola "wunderkammer" in "labirinto". E il labirinto è per definizione il palazzo cretese di Minosse dove, imprigionato al suo centro, era in agguato il Minotauro (bestiario e bestio allo stesso tempo). E cos’è il labirinto cretese se non la razionalizzazione della caverna, luogo per eccellenza delle meraviglie, in fondo alle caverne pitture di animali attendevano il visitatore per meravigliarlo e spaventarlo.
Caverna, tela di ragno, ricerca di un centro, viaggio iniziatico e più che altro fisico alla volta della Terra Santa sulle strade labirintiche del mondo, tra mille meraviglie e mille mostri in agguato, ma talvolta, per i pigri e troppo indaffarati borghesi della parrocchia che si scaldavano i piedi al sacro (sacer?) fuoco della beneficenza, era il labirinto inciso sul pavimento delle cattedrali il surrogato - la ciofeca - del "viaggio reale" (sudore e sangue del prossimo tuo e istantanee per l'Eterno, olé).
Il labirinto è caos che sogna l’ordine (l'ordine, ovviamente, delle wunderkammern), ricerca del centro, del nocciolo delle cose. Ma non esistono mappe, non esistono nomi. Le strade non hanno nomi. Non esistono procedure per toccare il centro del labirinto: “La via non ha un nome; la Via che ha un nome non è la vera via” (Tao Te Ching). La via per toccare il centro del labirinto (il centro della Terra) non è la stessa per andare in Centro o per girare con il carrello tra gli scaffali della Coop, o forse sì.

Ed ecco il protagonista del post, nell’immagine in alto (*), un grosso bestio dal pelo rosso e dall’aspetto vagamente mostruoso (causa forse la mandibola leggermente prognata) ma dal cuore fedele di cane. Il bestio è la chiave per uscire dal labirinto, dunque per uscire da tutte le wunderkammern del mondo.
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(*) Labyrinth, con David Bowie e Jennifer Connelly
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